giovedì 28 giugno 2012

Il Re del Bosco


Ma naturalmente rimango fermo come un sasso; e mi viene in mente ciò che ho letto in un breve saggio di Giorgio Agamben, Ninfe, quando ad un certo punto si afferma che “tra coscienza razionale e immaginazione sta uno spazio intermedio, chiaro e oscuro che possiamo chiamare penombra, e nel quale sono in gioco la coscienza e la libertà dell’uomo. L’umano si decide, cioè, in questa terra di nessuno fra il mito e la ragione, nell’ambigua penombra in cui il vivente accetta di confrontarsi con le immagini inanimate che la memoria storica gli trasmette per restituire loro vita…e solo in questo modo, nell’incontro con un individuo vivente, possono riacquistare polarità e vita. L’atto di creazione, in cui il singolo - artista o poeta, ma anche lo studioso  e, al limite, ogni essere umano - ha luogo in questa zona centrale fra i due opposti poli dell’umano".       


Roberto Varese - Il Re del bosco

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